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giovedì 8 marzo 2012

"Il Vento dell'Adriatico" docu-fiction sugli elementi di identità Italiana in Dalmazia. Regia di Pasqualino Damiani


Sandro continua il suo viaggio (Vedi Ritorno a Casa), perché le tracce di italianità non si esauriscono in Istria, ma proseguono, come portate dal vento, lungo tutto l’Adriatico.
Sandro può contare su Albino, un ex-marinaio, che gli fornirà un diario-guida e una compagna di viaggio (Elena) per intraprendere un’avventura alla scoperta non solo dei luoghi, ma anche degli uomini della Dalmazia.
Questi uomini dovevano fronteggiare i rapimenti e le scorribande dei pirati, le tempeste, le invasioni del nemico turco, i continui passaggi di proprietà tra un impero e l’altro.
Spesso, questi uomini hanno gridato la loro italianità, l’hanno difesa, l’hanno persa. Ma il mare, si sa, non si può fermare, non si può relegare entro nessun confine, perché il vento lo porta dappertutto.
Sandro ed Elena cercano le storie di questi uomini, che sono le storie di queste città e di queste coste. Solo così il loro viaggio potrà dirsi completo, e concludersi con un ottimistico augurio di unione e fratellanza tra i popoli dell’Adriatico.








TRAILER


mercoledì 7 marzo 2012

Ritorno a casa - docu-fiction sugli elementi di identità Italiana in Istria


Due ragazzi italiani, di diversa provenienza, arrivano in Istria. Sandro da Trieste, via terra, Laura via mare. Sono i nipoti degli istriani che sessant’anni fa hanno dovuto lasciare la loro terra. Hanno deciso di intraprendere questo viaggio per recuperare la loro identità attraverso le città, i monumenti, gli abitanti che hanno reso grande l’Istria. Vogliono conoscere di persona i luoghi dove i loro nonni sono cresciuti.
Il loro viaggio parte da due luoghi diversi, ma per entrambi finisce a Pola, all’arena. I due ragazzi hanno con sé una pietra. È un pezzo dell’Arena che i loro nonni, prima di andarsene, hanno portato via. Ora anche i due ragazzi possono sentirsi parte di quella terra, e prima di tornare a casa lasciano le pietre vicino all’arena, ricongiungendo la loro esperienza con quella dei loro nonni, e facendoli idealmente tornare a casa.